Stavo giusto pensando a cosa scrivere questa settimana quando gettando uno sguardo in giro, mi sono resa conto che l’argomento moda estiva si prestava. Anzi, come direbbe la mia genitrice: “proprio a fagiuolo”.
È arrivato il caldo in ritardo, ritardassimo quest’anno, fino a un paio di settimane fa giravo ancora con il soprabito e adesso il termometro non scende sotto i trenta. E con il caldo arrivano le mode estive, la gente si scatena e perde il pudore. Purtroppo insieme al pudore perde anche il buongusto, la decenza e la vista.
Io non pretendo che tutti siano come la sottoscritta che ci tiene al bon ton e che considera la tuta un indumento per fare ginnastica, da usarsi rigorosamente solo durante l’esercizio fisico e non da andarci a fare la spesa. Non fraintendetemi, sono una creativa e come tale apprezzo notevolmente la creatività, lo stile personalizzato e quel tocco di eccentricità che rende la personalità di ciascuno di noi unica. La domanda che mi pongo invece, a ogni stagione, è: ma uno si guarda allo specchio prima di uscire? E l’immagine che gli restituisce lo specchio, che gli dice? Le mode sono fatte per distrarci dalle cose veramente importanti della vita, dalla realtà che bussa insistentemente alla nostra porta e non sono adatte a tutti. Lo vogliamo capire che certe cose non stanno bene indiscriminatamente a tutta la popolazione mondiale? Quest’anno purtroppo sono di moda i colori fluorescenti e da circa un mese continuo a maledire il disgraziato che si è ricordato dell’esistenza di questi colori che, personalmente, non farei mai uscire da uno studio di grafica.
In primo luogo non stanno bene a quasi nessuno, con la premessa che il quasi nessuno deve essere iper-super abbronzato per poterli indossare senza sembrare in fase terminale di una malattia non ben specificata che ti dona quell’alone giallognolo tipico di chi sta esalando i suoi ultimi respiri. Anzi no, che dico! gli ultimi sospiri per aver indossato simile orrore.
Fatta questa premessa, aggiungo che essere super mega abbronzati a parte non essere di moda, fa molto, molto male alla salute. Un leggero color dorato, frutto di un fattore 100 di protezione solare, è il massimo che la nostra pelle dovrebbe sopportare. Io sono per lo slogan: “bianco è bello”, senza scendere nel razzismo. Se abbiamo quindi una pelle chiara, non ci sarà nessun colore fluorescente che resisterà alla nostra carnagione.
Se poi proprio non si può resistere alla tentazione e si vuole seguire a tutti i costi questa moda, almeno usate alcuni accorgimenti:
- Un solo fluorescente alla volta. Non facciamo un mix di due o più indossati al tempo, con il rischio di sembrare i rappresentanti di una ditta di evidenziatori.
- E, al contrario, non optate per il total look monocolore fluo, soprattutto se è giallo o arancione, non solo per non essere scambiati per gli addetti dell’A.N.A.S. da qualche malcapitato che vi chiederà ragguagli su come raggiungere una determinata destinazione, ma anche e soprattutto per evitare di offendere la vista ai vostri interlocutori.
- Il giallo lo usano le forze dell’ordine. Ripeto, è proprio necessario?
- I colori fluorescenti non stilizzano la figura, se siete alti 1,50 m, correte il rischio di sembrare dei pac-man, ve li ricordate?
- Se poi il vostro girovita, o com’è più probabile il vostro giro fianchi, si avvicina pericolosamente al vostro 1,50 m di altezza, potreste con un colore fluorescente coprire i cm che vi mancano per sembrare un perfetto quadrato.
I miei accorgimenti invece sono soprattutto quelli di rifugiarmi in un “total black” per compensare le diottrie che perderò nei prossimi mesi, e, come so che non mi ascolterete, ho già adocchiato un nuovo paio di occhiali da sole che mi permetteranno di sopravvivere a quest’estate fluo.
Silvia
A corollario delle suddette indicazioni, e rigorosamente per le amanti delle sfide estreme, aggiungo:
– il verde mela, per le poco convinte dai capelli non biondi, è il «male minore» (seguito a ruota dal fucsia);
– per chi non ha il classico 180 di statura per 50 kg, non scegliere i colori fluo dalla vita in giù.
– i tubini a sacco funzionano solo se portati con tacchi o zeppe da record (visti tre l’altro ieri, belli e ben portati ma… io sarei finita al pronto soccorso dopo poche ore).
Saggi consigli! Grazie Paola 😉