La libertà della capretta

Oggi direi marvellianamente che “un gran potere comporta una grande responsabilità”.

25 aprile, una data che sicuramente il 70% degli italiani non sa manco che celebrazione sia, tristemente.

Il 25 aprile di ogni anno rappresenta un giorno fondamentale per la storia d’Italia: la fine dell’occupazione nazista e del ventennio fascista. Liberazione avvenuta il 25 aprile del 1945, al termine della seconda guerra mondiale. La libertà non è un potere, è un diritto ma anche un dovere. Un diritto che da un gran potere che pochi sanno gestire. È per questo diritto che tanti, troppi uomini sono morti, muoiono e  moriranno ancora in un pianeta che non impara, non sa e soprattutto non ne vuole sapere.

Siamo come la capretta della foto, ci arrampichiamo senza sapere poi come fare a scendere. Seguiamo gli altri, imitiamo, copiamo, emuliamo e soprattutto non pensiamo con la nostra testa.

25 aprile

La libertà ci da il grande potere della scelta, una responsabilità enorme, quella di prendere in mano la nostra vita, fare delle scelte consapevoli e assumerne le responsabilità, nonché le conseguenze.

Ma inspiegabilmente decidiamo di non voler godere di questo diritto, di lasciare fare agli altri le nostre scelte, di decidere per noi, di seguire il branco per poi lamentarcene. Non assumiamo rischi e così facendo neanche doveri, e molti di noi lasciano che la loro esistenza scivoli via, senza gloria e senza infamia, solo tanta frustrazione.

Si sa che di madri ce n’è una sola, non solo perché due non le sopporterebbe nessuno, ma anche e soprattutto perché hanno sempre ragione. Un mistero che non riuscirò mai a svelare ma fatto sta che è così.

La perla per eccellenza di mia madre, una delle tante che mi ritrovo a ripetere senza neanche rendermene conto, è profondamente vera:

Mia madre, mi ha sempre ripetuto, da tempi immemori, che la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri.

Se veramente tutti noi imparassimo ad assumere le nostre responsabilità: di scegliere di tutelare la nostra e l’altrui libertà, soprattutto in questo momento particolarmente algido della società attuale, dove alcuni dei pilastri fondamentali su cui si basa la democrazia tremano sotto la “mano lunga” di sette e logge massoniche presentate sotto forma di partiti, istituzioni e governanti, chissà, e dico solo chissà, riusciremo a tutelare la nostra integrità umana che si basa proprio sui principi di libertà, uguaglianza e fratellanza.

Buon 25 aprile a tutti.

Silvia

 

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